L’attività di ricerca musicologica che sto attualmente conducendo è volta ad approfondire tematiche legate alla cultura musicale del Rinascimento e del Barocco, con particolare riferimento al contesto estense. Le ricerche d’archivio condotte per la tesi di laurea hanno rivelato interessanti e inediti aspetti, capaci di mettere in luce, attraverso la storia di un ducato illustre, i caratteri culturali di un periodo.

- Tesi di laurea:
Vita musicale a Modena durante il ducato di Cesare e Francesco I d’Este, Università degli Studi di Parma, Facoltà di Lettere e Filosofia, Anno Accademico 1998-1999 (relatore Prof. Claudio Gallico).

- Convegno di Studi sul Rinascimento – 12 Settembre 2000, Castelvetro (Mo)
Prof. Walter Moretti (docente presso l’Università di Ferrara), Dott. Micaela Rinaldi (ricercatrice), Dott. Simona Boni (musicologa)

- Seminario universitario – 24 Aprile 2004, Università di Modena, Corso di Laurea in Scienze dei Beni Culturali
Relatrice: Dott. Simona Boni (musicologa) – Musica e arte. Sinestesie fra suono, immagine e parola.

- Seminario universitario – 16 Maggio 2005, Università di Modena, Corso di Laurea in Scienze dei Beni Culturali
Relatrice: Dott. Simona Boni (musicologa) – Musica e logos. Il suono come rappresentazione.

- Il Theatro dell'Udito . Convegno Internazionale di Studi, nell'ambito delle Celebrazioni per il IV centenario della morte di Orazio Vecchi, 29 e 30 Settembre 2005, Modena. Relatrice: Dott. Simona Boni (musicologa) – Orazio Vecchi e la vita musicale alla corte estense di Modena.

- Qual musica intorno a Giosue. Convegno organizzato in occasione del centenario carducciano, 28 e 29 Settembre 2007, Bologna. Relazione – Luigi Mozzai, la chitarra-lyra e l'incontro con Carducci. 

- Romolo Ferrari e la chitarra in Italia nella prima metà del Novecento (a cura di Simona Boni). Convegno Internazionale di Studi, 1° Marzo 2008, Modena.


Per quanto riguarda nello specifico l’ambito chitarristico, le mie ricerche si sono orientate nel periodo del primo Novecento italiano. Solo in tempi abbastanza recenti si è infatti rivalutata l’opera di chitarristi-compositori quali Luigi Mozzani, Benvenuto Terzi, Teresa De Rogatis che l’astro di Segovia aveva in parte messo in ombra. La vita chitarristica di quegli anni rivela una intensa attività che si svolse su diversi piani: dalla didattica, all’organizzazione di concerti, alla composizione di opere che andranno a costruire il nuovo repertorio dello strumento. In questo contesto un ruolo particolare venne rivestito dal modenese
Romolo Ferrari. Noto soprattutto per l’omonimo fondo musicale attualmente conservato presso L’Istituto Musicale Pareggiato ‘O.Vecchi’ di Modena, Ferrari divenne un punto di riferimento nella realtà chitarristica dei suoi anni. La ricostruzione del suo profilo biografico e dei vari aspetti della sua poliedrica attività costituiscono il filo conduttore di queste ricerche, in cui si intrecciano, in un gioco di rimandi e di riferimenti, grandi concertisti di chitarra, appassionati, ricercatori, insegnanti, liutai. L’orizzonte chitarristico all’interno del quale si mantennero si alimentò della loro attività e della loro passione.

- Un toccante ricordo del musicologo Romolo Ferrari, a cura di Simona Boni, articolo scritto per ‘Il Resto del Carlino’ di Modena, 3 Gennaio 2000.